Ma Scanzi chi?

Arrogante, saccente e autoreferenziale. Emblema del grillismo, tuttologo del nulla, parla sempre ma non ne indovina nessuna. Dal Renzusconi fino al coronavirus è un raffreddore

Ma esattamente chi è?

All’anagrafe Andrea Scanzi, toscano, uno dei pochi toscani antipatici di cui abbiamo conoscenza. Come qualsiasi intellettuale che si rispetti si laurea in lettere, poi inizia  una carriera da critico musicale che trova il suo punto più alto quando Pau dei Negrita lo gonfia di botte in una discoteca di Arezzo. Prova a spacciarsi quindi per esperto di tennis, e dall’alto della sua competenza annuncia al mondo che Federer è finito; solo che al campione svizzero non arriva questa voce e quindi vince altri tre tornei del grande slam.

Si ricicla provando a parlare di politica ma per farlo gli serve quello di cui ogni mediocre che vuole diventare qualcuno ha bisogno: un cavallo di battaglia, un protettore, uno sponsor insomma, uno di cui parlar bene, uno da ingraziarsi (non abbiamo scritto uno a cui a leccare il culo perché siamo brave persone)

Lo trova nel M5S, di cui diventa uno degli intellettuali di riferimento. E diventare il riferimento intellettuale di quello che è universalmente riconosciuto come l’elettorato più ignorante d’Europa dev’essere sicuramente un bel vanto, ma andiamo oltre.

Salito sul carro giallo di Grillo e del suo mentore Travaglio (di cui sembra la versione scadente made in China comprata su Wish) inizia a fare quello che ogni grillino ha fatto per anni: buttare merda addosso a tutti. Solo che lui è un intellettuale e quindi lo fa usando parole complicate spesso totalmente fuori contesto e inventando perifrasi e metafore che stanno in piedi come se fossero state incollate con lo sputo.

I suoi bersagli, specie sui Social Network, sono i soliti, i cattivi per eccellenza insomma: Renzi e Berlusconi, scelta banale e priva di originalità.

Ce l’ha a morte anche con Sgarbi, sempre a proposito di originalità nello scegliere chi colpire. Quando vuole misurarsi con lui appare come una pulce che si incazza contro un San Bernardo. Sia chiaro, Sgarbi ogni tanto non va giù neanche a noi e pure lui sul coronavirus di stupidaggini ne ha dette tante, ma se la differenza di preparazione e cultura tra i due si potesse misurare in distanza saremmo costretti a ricorrere agli anni luce.

Altro bersaglio su cui ama sparare è la Boschi. Verso di lei nutre una vera e propria ossessione compulsiva che lo porta a giudicarne persino l’estetica dei piedi, da lui definiti come i più brutti della politica “cicciuti che spanciano, grassottelli e in più poggiati su una caviglia bruttina”, per soffermarsi così tanto sui piedi o sei un esperto feticista oppure sei uno stronzo che vuole offendere gratuitamente (oppure tutte e due le cose)

Il meglio di sé però l’ha dato in due distinte occasioni: Governo Lega M5S e Coronavirus. La prima, dopo le elezioni del 2018, e qui siamo costretti, ahinoi, a dover inserire la perla che ci regalò in quei giorni.

Ma Scanzi chi

Il Salvimaio, a cui secondo lui pensavano solo i disadatti neuronali, divenne realtà pochi giorni dopo e al povero Scanzi non restò che scapicollarsi nel goffo tentativo di trasformare questa ennesima figura di merda in un’opportunità per restare a galla, scrivendoci sopra un libro e mettendo in piedi uno spettacolo teatrale; insomma, un’acrobatica arrampicata sugli specchi degna di Spiderman, ma siccome stiamo parlando di Scanzi e non di Peter Parker il risultato è stato che la sua credibilità è finita col culo per terra.

Scanzi e il Coronavirus

Dopo quel punto era impossibile scendere più in basso, a meno che tu non sia Andrea Scanzi, perché in quel caso puoi. E a farlo precipitare per sempre nella classifica intergalattica dei cazzari, a imprimere le sue orme nella walk of fame dei ciarlatani, accanto alle stelle della Brigliadori e di Wanna Marchi, ci ha pensato il Coronavirus, che di cazzari ne ha smascherati tanti.

 Questa non è una malattia mortale, porca di una puttana, troia, ladra Cosa state a casa? Pensate che si va in guerra? Con il coronavirus non succede una sega nel 99,7 o 8 per cento. Perché vi viene un piccolo cazzo di raffreddore vi preoccupate? Avete bisogno della Nutella per sopravvivere alla quarantena. Sono incazzato nero con la deficienza dei giornalisti che vanno in giro con amuchina e mascherina. Non è una pandemia. Mi sono visto annullare tutte le date a teatro. Continuate a uscire, a scopare, a venire a teatro”.

Ci scusiamo per il linguaggio ma queste sono esattamente le folli parole pronunciate in un video, in cui, in occhiali da sole e giacchetto da motociclista, il buon Scanzi inveiva contro la gente spaventata che aveva scelto di fregarsene del suo mediocre spettacolo e di restare a casa. Parole pronunciate mentre in tutto il mondo la gente moriva e i medici cercavano di capire bene cosa stesse succedendo.

Da uno che parla in questo modo sarebbe stato legittimo aspettarsi una rivolta contro la quarantena. Invece no, perché stiamo parlando di Scanzi, infatti due settimane dopo è passato all’elogiare Conte e a inveire contro chi, con tutte le ragioni, iniziava a esprimere dubbi sulle scelte del governo. In poche parole è passato dall’infuriarsi perché la gente non andava ai suoi spettacoli all’insultare chi chiedeva quando poter riaprire un’attività per non finire fallito.

Ecco di chi stiamo parlando. Ecco uno che qui da noi viene considerato giornalista. Duole dirlo, ma la credibilità di Scanzi è pari a zero. Di giravolte ne puoi fare tante, ma poi la gente si stufa, puoi provare a ricostruire la tua immagine certo, ma ogni volta che qualcuno ti risponderà “Ti ricordi le stupidaggini che hai detto sul Coronavirus? Ci racconti ancora di quando ci chiamavi disadattati neuronali perché ipotizzavamo un governo Lega M5S?” crollerà di nuovo.

AGGIORNAMENTO

Esce in questi giorni “I Cazzari del Virus”, nuovo libro del nostro Andrea Scanzi. No, non è un’autobiografia dove il nostro eroe ammette le colpe delle tante cazzate raccontate in questi mesi, è solo il patetico tentativo di proiettare un po’ della sua patetica sfiga su Renzi e Salvini. Certo i due sono criticabili, ci mancherebbe, ma qui di cazzaro del virus ce n’è uno solo, ed è proprio Scanzi. Un altro misero tentativo di rigirare la frittata. Andrea Scanzi…Sei patetico!

Se siete a conoscenza di altre mirabolanti cazzate dette da “Sua Umiltà” Scanzi, fatecelo sapere nei commenti.

Condividi

Redazione

La nostra redazione comprende vari articolisti che imparerete a conoscere di volta in volta leggendo post specifici. Il lavoro di "squadra" rimane identificato come redazione