Caso Moby-M5S, sui soldi ricevuti dal M5S troppi silenzi.

Caso Moby-M5S sospetti di antiriciclaggio sui contratti della Moby con Grillo e Casaleggio Silenzio sui soldi ricevuti dal M5S.

Come mai Moby ha finanziato il blog di Grillo e l’azienda di Casaleggio? La stessa azienda che ha finanziato Open, fondazione legata a Matteo Renzi, ha dato soldi anche a Grillo e Casaleggio, ma in questo caso le reazioni sono molto più tiepide.

Su Moby e i presunti finanziamenti fatti arrivare a Grillo e Casaleggio non stiamo osservando le stesse reazioni viste quando al centro del discorso c’era Renzi. La stampa ne parla poco e quando lo fa usa giusto poche righe per mettere insieme una descrizione, non approfondisce, non fa domande. Insomma, usa due pesi e due misure.

Qualcuno però ci prova ad accendere i riflettori, come Luciano Nobili che dal suo account twitter scrive «Un’azienda dà 60mila euro a Open: perquisizioni, accuse, aperture dei Tg. La stessa azienda ne dà poi 600mila a Casaleggio e 240 mila al blog di Grillo e tutti zitti: media proni, giudici silenti. Siamo garantisti: speriamo non perquisiscano Beppe e Casaleggio il giorno di Natale»

Caso Moby-M5S

L’ argomento viene ripreso anche da qualche esponente  di Forza Italia. «Fa molto bene la Finanza a puntare i riflettori sul triangolo tra Beppe Grillo, la società Casaleggio e la compagnia di navigazione Moby. Quali sono stati i rapporti tra Onorato e il mondo grillino? Vogliamo sapere se Onorato con i soldi abbia condizionato o meno quella galassia. È tutto trasparente? Uno vale uno, e Onorato quanto vale?», si chiede Maurizio Gasparri. Interviene anche l’ex ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini «È intollerabile che in un Paese democratico come l’Italia il “controllore” di fatto del primo partito in Parlamento sia anche il vertice di un’azienda privata della quale si disconosce quasi tutto». E la sua collega ma  al Senato, Anna Maria Bernini aggiunge: «La Moby spa di Onorato versa denaro per sostenere il blog di Grillo e la Casaleggio Associati. Abbiamo il diritto di sapere se e in che misura questi intrecci hanno influenzato l’attività parlamentare e di governo».

Onorato, l’armatore presidente di Moby, intanto ci tiene a ribadire la sua posizione: «Mi sono rivolto alla Casaleggio perché per quel tipo di lavoro sono leader in Italia». Il riferimento è al contratto stipulato tra la sua Moby Spa, compagnia di navigazione, e la Casaleggio Associati di Davide Casaleggio, presidente anche dell’Associazione Rousseau che gestisce la piattaforma web del M5S. Una partnership, che insieme al contratto sottoscritto con la società che cura il Blog di Beppe Grillo, sarebbe finito sotto la lente di ingrandimento dell’Antiriciclaggio. «Le cifre pagate – dice Onorato – sono cifre di mercato. Né più né meno. Non mi aspettavo favoritismi” e non a caso il ministro Toninelli (con cui più volte ho duramente polemizzato) ha sempre attaccato, non conoscendo i fatti, la mia compagnia».

Caso Moby-M5S sospetti di antiriciclaggio

E sui versamenti alla Fondazione Open, legata all’ex premier Renzi, Onorato precisa: «Ho finanziato Open perché credo nelle idee sociali di Matteo Renzi. E l’ho finanziata in modo libero, chiaro e trasparente». L’imprenditore poi rimarca: «Non agisco in monopolio. Ma in regime di mercato. Basta andare su qualsiasi sito di viaggi e facilmente si può verificare che in Sardegna viaggiano tante compagnie». L’armatore aggiunge: «Le mie navi viaggiano con stipendi base di 1.600 euro al mese, quelle dei miei colleghi armatori con 300 dollari al mese con lavoratori extracomunitari sfruttati e sottopagati. È giusto? No. Queste differenze hanno creato solo sperequazioni fra lavoratori comunitari ed extracomunitari e soprattutto disoccupazione al Sud».

Qualsiasi sia il finale una cosa possiamo dirla sin da subito. Le due storie sono state raccontate in modo molto diverso. Urla quando si trattava di Renzi. Imbarazzo e mezze parole adesso che il soggetto coinvolto è il M5S.

E questo, almeno per ora, è un fatto, non un’opinione.

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Redazione

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