Coca delivery a Milano.

Esiste davvero. Come funziona il sistema di consegna a domicilio che abbiamo visto nella serie TV Blocco 181

Esiste davvero il coca delivery a Milano? A quanto pare sì. Il sistema di consegna cocaina a domicilio che stiamo vedendo nella serie TV Blocco 181 è una realtà.

Le prime notizie a riguardo risalgono all’aprile del 2021 quando la polizia locale milanese ha smascherato l’attività di tre cittadini peruviani che consegnavano marijuana a domicilio.

Cocaina a domicilio

Coca delivery a Milano

Il vero business però sta nella cocaina. Il coca delivery, com’è facile immaginare, si è sviluppato ai tempi del lockdown, della quarantena e dello smart working, poi ha continuato a crescere diventando in breve tempo il sistema principale nella distribuzione di stupefacenti.

Ora più di prima i clienti preferiscono affidarsi al “delivery”. Una volta si sarebbe detto: consegna a domicilio. Con il pusher che si prende carico di registrare l’ordine su cellulare e portare la cocaina direttamente a casa del cliente. Un sistema più discreto che se da un lato “svuota” le tradizionali piazze dello spaccio, dall’altro rende la compravendita ed il consumo ancora più invisibili e difficili da tracciare.

Come funziona il coca delivery

Un numero di telefono, un centralinista che smista le chiamate, una rete di «cavallini» già in strada, ciascuno con una zona di competenza e con in tasca 15 dosi di cocaina da vendere a 30 euro ciascuna.

Il compenso di ogni cavallo incaricato delle consegne porta a porta è prestabilito: 3 dosi ogni 15 consegnate. Al pusher restano 90 euro, oppure può tenersi le 3 dosi e pipparsele per conto suo. Così si risolve il problema della cresta sulle consegne e della droga che sparisce.

Eccola qui la Milano del coca delivery. La più grande, redditizia e invisibile industria criminale del capoluogo lombardo. Un sistema che ha cancellato lo spaccio in strada, riservato ad alcune zone della movida e sempre a pusher stranieri. E che, come per miracolo, ha fatto sparire la cocaina dagli occhi dei milanesi. Perché in quella che dieci anni fa era «Coca city», oggi la bamba è un’ emergenza inesistente: se ne parla pochissimo, la diffusione è aumentata e grazie a un’ enorme operazione di marketing criminale l’ acquisto di coca non passa più dai fortini della mala, ma da un semplice numero memorizzato nella rubrica.

Impennata di consumo tra i giovani

L’aspetto più preoccupante di questo sistema è il registrarsi di uno spaventoso aumento del consumo di cocaina tra i più giovani.

Riccardo Gatti, direttore del Dipartimento interaziendale prestazioni erogate in area dipendenze dell’ospedale Asst Santi Paolo, ha spiegato come nel solo mese di gennaio gli sportelli hanno accolto 98 nuovi pazienti: 87 maschi e 11 femmine. In buona parte dai 18 ai 24 anni, a seguire dai 25 ai 34. Numeri che le previsioni immaginano al rialzo. Nella fascia 18-24 anni “ci sono più persone che hanno sia problemi di salute legati all’abuso di droga sia problemi con la giustizia connessi a reati di consumo o spaccio”.

Il coca Delivery a Milano non è quindi solo una trovata degli sceneggiatori di Blocco 181. Esiste davvero

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Redazione

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