Conte sostituisce Conte alla guida del M5S

Giuseppi rieletto leader del M5S. Correva da solo. Gli inutili giochi di un uomo finito, come il suo partito.

Dopo un sondaggio su un qualche sito più o meno ufficiale Giuseppi è stato confermato di nuovo leader dei 5 stelle.

Nessuno ha capito il motivo di queste votazioni, cosa c’era in palio, quali erano le scelte e così via; eppure cinquantamila grillini circa hanno votato, non hanno capito per cosa ma hanno votato, d’altronde è quello che fanno sempre.

Conte sostituisce Conte alla guida del M5s

Conte sostituisce Conte alla guida del M5s

Probabilmente all’origine di questa votazione c’era la volontà di Giuseppi di ribadire la sua leadership interna. Un messaggio a Di Maio insomma che in parlamento e al ministero continua a fare quello che vuole e continuerà a farlo.

Un passaggio per rafforzarsi e per compiacersi, quasi un atto di auto erotismo quello del Conte, celebrato anche sul suo account Twitter dove, tra l’altro, ha ricevuto pochissimi apprezzamenti; forse eseguito per darsi un po’ di autorevolezza in vista della sua battaglia contro l’aumento delle spese militari. Aumento promesso e ratificato proprio da lui quand’era presidente del Consiglio.

Conte contro Conte

Siamo, nuovamente, di fronte a Conte che contesta quanto ha fatto in precedenza Conte. Come quando cancellò i decreti sicurezza che lui stesso aveva firmato quand’era il maggiordomo di Salvini. Una situazione che va ripetendosi all’infinito e che è passata dall’essere divertente, poi grottesca ma adesso comincia a diventare noiosa e irritante. Gli italiani non ne possono più di questo circo inutile e, a parte qualche vedova irriducibile, di quello che fa Conte non interessa più a nessuno.

Gli inutili giochi di un uomo finito

Da quando, grazie al Cielo, è stato cacciato via da Palazzo Chigi, Conte ha cercato in tutti i modi di restare al centro dell’attenzione, annaspando e agitando vorticosamente le braccia per non affogare nel mare agitato dell’irrilevanza nel quale era stato scaraventato.

Ci prova in tutti i modi a sabotare il governo Draghi ma non ci riesce, anche perché lui sarà stato pure rieletto al posto di Conte, ma i grillini in parlamento fanno quello che vogliono (e a volte quello che dice Giggino) fregandosene bellamente di lui, della sua leadership e anche delle sue opinioni; intenti come sono a mantenere viva la legislatura e con essa il bonifico mensile dello stipendio.

Il suo partito è ormai in discesa costante e presto andrà sotto anche alla soglia psicologica del 10%, i suoi maldestri e inopportuni tentativi di farsi notare diventano sempre più fastidiosi e irritanti.

Stiamo cercando di uscire definitivamente da una pandemia e ad aspettarci c’è una guerra nel cuore dell’Europa. A guidare l’Italia in questo periodo complicatissimo c’è fortunatamente uno degli uomini più capaci ed autorevoli del Mondo, non abbiamo tempo da perdere dietro a un ambiguo e putiniano avvocato di provincia che, citando Beppe Grillo, “Non ha né visione politica, né capacità manageriali. Non ha esperienza di organizzazioni, né capacità di innovazione”

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Redazione

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