Il coronavirus ferma anche le serie TV

Le nuove stagioni di Stranger Things, Rocco Schiavone e altre serie a cui siamo affezionati usciranno in ritardo.

Gli italiani durante il lunghissimo lockdown a cui sono stati sottoposti  hanno guardato moltissima televisione, in aumento anche le visioni di serie TV e altri contenuti offerti da piattaforme come Netflix, Sky e Amazon Prime.

Purtroppo però  lo stop delle produzioni, causato dal Covid-19, causerà notevoli ritardi, e per proseguire nella visione di alcune serie che ci appassionano dovremo aspettare più del previsto. Anche i fan della Casa di Carta, che di recente ha superato Il Trono di Spade nella classifica delle serie TV più viste al mondo, saranno costretti ad aspettare più di un anno per la quinta stagione. Stesso destino per chi come noi è tra gli appassionati di Stranger Things, prima di assistere alla stagione finale ci vorrà del tempo, improbabile infatti che si riuscirà a rispettare la data che circolava da tempo, quella del 26 novembre 2020, il giorno del ringraziamento.

Reed Hastings, fondatore di Netflix in una lettera agli investitori ha dichiarato “Le nostre produzioni sono sospese quasi in tutto il mondo, ma al momento dello stop avevamo una vasta pipeline di contenuti che era pronta al lancio o in fase di post produzione”

Fatta eccezione per i contenuti già prodotti per gli altri si dovrà aspettare.

Per quanto riguarda la Disney sono riusciti a portare a termine la seconda stagione di The Mandalorian che quindi uscirà come previsto, rinviata invece la messa in onda di Aretha Franklin.

In Italia sono state rinviate anche le riprese per i nuovi episodi di Rocco Schiavone che sarebbero dovute già iniziare.

Stesso destino per altri titoli di rilievo come Peaky Blinders; Fargo; The Walking Dead e Grey’s Anatomy: le case di produzione assicurano che gli sceneggiatori sono al lavoro per accorciare ma non c’è alcuna certezza sulle date.

Per quanto riguarda Amazon e la tanto attesa uscita del “Il signore degli Anelli” i tempi dovrebbero essere rispettati, uscirà nel 2021, forse con solo pochi mesi di ritardo.

Altro aspetto legato alla vicenda è l’assenza di doppiaggio, molte serie che erano già pronte sono state rese disponibili solo in lingua originale, come nel caso di Homeland, con la bravissima Claire Danes nei panni dell’agente della CIA Carrie Mathison, l’ottava stagione, fatta eccezione per le prime tre puntate, è andata in onda tutta senza l’eccezionale doppiaggio in italiano a cui ci eravamo abituati. Il nostro timore è che le case di produzione, per accorciare i tempi e mandare in distribuzione i loro prodotti, finiscano per fare il classico “lavoro di fretta”, togliendo o ridimensionando la qualità precedente, rischio concreto, ci auguriamo che non succeda. Meglio aspettare uno o due mesi in più e riavere le nostre serie così come le avevamo lasciate che guardare un prodotto scadente e rimanere delusi.

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Redazione

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