Intervista alla scrittrice Daniela Schembri Volpe.

Il nuovo romanzo “Killer Tattoo: La Strana Coppia” scritto da Daniela Schembri Volpe, disponibile in libreria e nei maggiori store on-line.

Pubblicato da Castelvecchi nella collana Tasti. Un noir che attraversa un’Europa dalle tinte pigmentate di macabro, i cui protagonisti viaggiano sul filo di ossessioni, tra tattoo ed esoterismo, pronti a qualsiasi folle paradosso. Abbiamo avuto il piacere di incontrare l’autrice e rivolgerle qualche domanda.

Cara Daniela, è un piacere averti su Cultura & Società per parlare del tuo romanzo, prima di entrare nello specifico però ci piacerebbe sapere qualcosa in più su di te. Raccontaci un po’ della tua vita per presentarti ai nostri lettori.

La mia vita è quella di una persona che ama viaggiare e lo fa attraverso due modi: i libri che rappresentano il mio lavoro, visto che mi occupo di editing, e i viaggi veri e propri. In questo periodo mi sono, pragmaticamente, rimasti i libri a cui mi sono aggrappata con le unghie e con i denti per sopravvivere alla stanzialità.

Correzione bozze, valutazione inediti ed editing, sei una professionista tecnica della scrittura. Come mai hai scelto di passare, per così dire, dall’altra parte?

 Ho editato diversi noir e ho fatto una scommessa con me stessa: scrivere un noir grottesco in cui non si ripetesse il classico schema omicidio, scientifica, commissario, assassino. Insomma, leggendone un certo numero ho trovato che ci fosse poca capacità di costruire un racconto noir che uscisse fuori dagli schemi soliti del noir nostrano territoriale. Mi sono ispirata a persone reali e a luoghi che amo. L’ho scritto in aereo durante lunghi viaggi. Non c’è una parte vera e propria in cui rimanere, il mio spirito nomade fa sì che io migri da una situazione all’altra in cerca di appagamento.

Intervista alla scrittrice Daniela Schembri Volpe.

Da addetta ai lavori, è davvero così difficile per un giovane autore farsi pubblicare al giorno d’oggi?

Riferendomi a una situazione normale e non in pandemia, credo che per farsi pubblicare occorra presentare un buon manoscritto editato, affidato a un professionista prima di proporlo a chiunque. Inoltre è basilare affidarsi a un agente letterario che rappresenta l’autore: solo così si ha la sicurezza che il proprio manoscritto venga almeno valutato. Diversamente il manoscritto si perderà in un mare di proposte perché è vero, mai come ora, che tutti scrivono e pochi leggono. La pubblicazione a pagamento non voglio nemmeno considerarla, il vanity publishing è solo nutrimento del proprio ego.

In questi ultimi mesi a tutti gli autori intervistati abbiamo chiesto di raccontarci la loro “pandemia”. Come hai vissuto il lockdown, cosa ne pensi di quello che ci è successo e cosa succederà adesso secondo te?

E qui entra in gioco la mia grande componente caratteriale: l’amore per la libertà. Diciamo che… ho usato molto la bicicletta… e ho prodotto molta scrittura. Di quello che è accaduto relativamente alla Pandemia trovo che troppe voci e spesso non proprio accreditate siano state ascoltate e che la biosicurezza non esiste ne mai esisterà. Cosa succederà lo chiediamo a una delle protagoniste del mio libro, Louise O’Connell ci farà i tarocchi:)

A tuo parere le relazioni personali cambieranno dopo il Covid-19? Sarà ancora naturale abbracciare un amico per strada, darsi la mano oppure il trauma subito ci bloccherà in qualche modo?

Sì, purtroppo questa è una svolta epocale. Rimarrà una diffidenza di fondo che emarginerà la spontaneità. Io comunque ci proverò sempre ad abbracciare e stringere la mano, non subito chiaro. Odio la locuzione distanziamento sociale… e perché non fisico? Noi siamo animali sociali e tali dovremmo rimanere.

Torniamo a parlare di scrittura, hai scelto di cimentarti in un genere complicato dove c’è molta concorrenza. Da dove nasce la tua passione per il thriller?

Più che una passione è una curiosità, la curiosità di mettersi in gioco e riuscire a costruire una trama thriller in cui ogni tassello formi un mosaico perfetto. La mia passione è per i thriller degli scrittori nord europei: Lackberg, Larsson, Nesbo…

Cosa provi quando scrivi?  Vogliamo provare a coinvolgere chi ci legge nel tuo momento creativo, scoprire le emozioni che vivi e  le tue sensazioni in quegli attimi.

Sento che sono isolata rispetto a ogni altro pensiero e mi concentro nella creatività: di un personaggio, di una circostanza, della descrizione di un luogo. Riguardo ad alcuni personaggi vesto i loro panni, provandone sensazioni e angosce. Consiglio la scrittura come un massaggio terapeutico per la mente, scatenare la fantasia è appagante e sorprendente.

C’è un ricordo del tuo percorso che ti sta più a cuore degli altri, un aneddoto che ti piacerebbe condividere con noi?

Tanti anni fa entrai nel mondo dell’editoria bleffando… non posso raccontare di più… non avrei potuto fare un altro lavoro, ce l’ho nel sangue…

Secondo te qual è il segreto per conquistare un lettore?

Fare in modo che resti incollato al libro fino all’ultima pagina…e che terminata la lettura rimpianga quasi di averlo già letto…

Finalmente siamo arrivati a parlare del tuo libro: “Killer Tattoo: la strana coppia”. Presentacelo nella maniera che preferisci, senza fretta.

Ho voluto dare ai personaggi delle peculiarità caratteriali tra l’originale e l’estremo. Tra le righe lascio intendere che i comportamenti di un adulto poggiano le loro basi nell’infanzia, prima di giudicare, e tanti italiani sono negati in questo, occorre conoscere il vissuto della persona che si ha davanti. L’ambientazione è di respiro internazionale ma parte dalla Torino esoterica che conosco molto bene (ne parlo in tutti i miei libri), sfiora l’Irlanda per poi passare all’isola di Gozo, splendida perla del mediterraneo da difendere strenuamente dai palazzinari, a Londra, nella fattispecie Camden.

I tatuaggi e i tarocchi sono due elementi che generano curiosità, dei primi ci rendiamo conto visivamente della loro diffusione, dei secondi… provate a digitare sul web “lettura dei tarocchi” vi meraviglierete e non poco. Inoltre ho defraudato le cariche delle forze dell’ordine del ruolo di detective: qui la vera detective è la guida turistica Dafne Volpi. E la cattiva è….

Qual è, secondo te, il genere di pubblico che potrebbe appassionarsi di più al tuo romanzo?

È rivolto ad un target ampio, dai 12 ai novant’anni: assicura suspence, humor e luoghi da esplorare leggendo.

Chi sono, tra i grandi della letteratura mondiale presente e passata, i tuoi maestri, quelli che con le loro opere più hanno contribuito alla tua formazione, o semplicemente quelli che ammiri di più per tecnica e creatività?

Omero, Shakespeare, Balzac, Stendhal, Canetti, Leopardi, Stoker, Gadda, Conan Doyle, Agatha Cristhie, Camilleri.

Ultima domanda prima di salutarti e ringraziarti. Ti chiediamo una cosa semplicissima, consiglia ai nostri lettori un libro che non sia il tuo, uno soltanto.

Vi meraviglierò con il mio consiglio perché vi suggerirò due testi inattesi: Dracula, di Braham Stoker e il saggio Le cinque equazioni che hanno cambiato il mondo.

Grazie per avermi letto, attendo la vostra opinione su Killer tattoo la strana coppia.

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Redazione

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