Differenza tra BOT e Troll

Termini nuovi che si leggono spesso nell’ambito social. Cerchiamo di capire le differenze

Bot, Troll, Hater e via dicendo. Cosa significano questi nuovi termini che stiamo imparando a conoscere da quando sono esplosi i social network?

Per non fare del tutto la figura dei boomer dovete assolutamente conoscerne il significato.

Breve introduzione. Spesso questi termini sono associati alle propagande politiche che ormai tutti i partiti fanno sui Social network. Una vera e propria guerra di propaganda combattuta con tutti i mezzi, anche quelli più subdoli.

Social Network. Differenza tra BOT e Troll

Differenza tra BOT e Troll

Un bot, dalla parola “robot”, è di fatto un piccolo software che esegue automaticamente operazione online. Sempre le stesse, senza bisogno di un umano che dia comandi. Le loro azioni variano a seconda dello scopo per cui sono stati programmati. Analizzano siti web (come i programmi di indicizzazione di Google, fino all’attività sui social network. I bot quindi appaiono come veri e propri profili. Mettono like, fanno retweet creando discussioni sullo stesso argomento in modo da aumentarne diffusione e popolarità. Alcuni bot possono anche trasmettere malware e virus, provocando danni ai dispositivi e ai server.

Bot nella propaganda on-line

Ormai sono tante le volte accertate in cui i bot sono stati usati a fini politici sui social network. Alcuni bot che erano stati usati da Donald Trump durante la sua campagna elettorale, dopo pochi mesi hanno cercato di sabotare la corsa di Emmanuel Macron in Francia. In Spagna, durante il referendum per l’indipendenza della Catalogna, uno dei tweet più popolari è stato un messaggio di Julian Assange che ha superato i 12 mila retweet in meno di una giornata, oltre la metà erano bot.

Che cos’è un troll?

Il termine viene dalla mitologia nordica, ma su internet ha un significato molto lontano dalla fantasia.

Il troll infatti è una persona reale, un povero deficiente, che interviene nelle discussioni con il solo intento di provocare, offendere e deviare la conversazione. Solitamente i troll pubblicano messaggi insensati e offensivi nei luoghi destinati al confronto come le community o le sezioni dei commenti. Un motto diffuso tra gli utenti più esperti dei social è “non alimentare i troll” (“don’t feed the troll”), che invita a bloccare e ignorare questo tipo di comportamento.
Lo scopo del troll è accentrare l’attenzione su di sé o, nel caso dei troll che seguono un partito politico, sui temi di propaganda. In Italia è stato attivo un vero e proprio esercito di troll tutti riconducibili al M5S. I troll, naturalmente sono sempre anonimi.

Cosa sono le troll farm

Quando le azioni dei singoli troll vengono coordinate da un’organizzazione si parla di troll farm. Fare il troll in questo caso diventa un vero e proprio lavoro. Durante le indagini sull’influenza che la Russia avrebbe avuto sulle elezioni presidenziali Usa, sono emersi anche i nomi di dodici impiegati della Internet Research Agency, una troll farm avviata dal governo russo per diffondere, attraverso finti profili social, disinformazione in particolare contro i candidati avversari (sia del partito repubblicano, sia democratico) di Donald Trump. In Italia, come dicevamo, è stata attiva una troll farm targata M5S. Può essere considerata una troll farm anche quella dei “mattonisti“. Un manipolo di cretini attivi su Twitter Italia. Tuttavia quest’ultimo gruppo è molto piccolo, ininfluente, più che mandare in tendenza qualche hashtag no-vax e pro-Putin non riesce a fare.

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Redazione

La nostra redazione comprende vari articolisti che imparerete a conoscere di volta in volta leggendo post specifici. Il lavoro di "squadra" rimane identificato come redazione

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Una risposta

  1. 25 Ottobre 2022

    […] date retta all’enorme quantità di troll russi che sui social network scrivono di come l’esercito russo sia GRANDE POTENTE INVINCIBILE […]