La giustizia italiana è la più lenta d’Europa

Non si può pensare di abolire la prescrizione se prima non vengono accorciati i tempi dei processi.

La giustizia italiana è la peggiore d’Europa: “Sempre più lenta e inefficiente”

Questo è il giudizio della Commissione europea: L’Italia è ultima nera non sia per le sentenze di primo grado che per quelle di secondo e terzo.

Nonostante i continui richiami della Commissione i tempi necessari per risolvere contenziosi civili e commerciali aumentano. Nel 2016 servivano 514 giorni per arrivare ad una sentenza di primo grado, nel 2017 ce ne sono voluti, in media, 548. Un mese in più. E’ il dato più alto di tutta Europa. Nessuno deve attendere un anno e mezzo per un pronunciamento di primo grado. Ma l’Italia è maglia nera anche per le sentenze di secondo grado e terzo grado. Oltre due anni per un secondo pronunciamento (843 giorni), e tre anni e mezzo per la sentenza definitiva (1.299 giorni).

La giustizia italiana è la più lenta d’Europa

Il nostro Paese spende pochissimo per la giustizia e inoltre abbiamo carenza di giudici: 10 ogni 100mila abitanti. Pochi. In alcuni paesi, come Croazia e Slovenia se ne contano più di 40.

Questa inefficienza si trasforma poi in sfiducia generale verso il sistema “Italia”. Sono molte infatti le aziende che a causa della crisi della nostra giustizia hanno scelto di  non investire nel Paese.

Con un quadro generale del genere quindi sarebbe d’obbligo mettere da parte tutte le “tifoserie” politiche possibili e immaginabili per concentrarci dunque solo sul senso pratico della questione. In quest’ottica di “distacco politico” le parole più lucide ci sono sembrate quelle di Marattin (Italia Viva) “Tutti siamo d’accordo che il nostro obiettivo è far durare meno i processi, ma ci viene detto: approviamo una cosa che i processi invece li fa durare di più. Perché se io abolisco la prescrizione dopo il primo grado, non c’è più nessun incentivo per una macchina della giustizia ferma così com’è a fare i processi”

In buona sostanza quindi: non si può parlare di abolizione della prescrizione se prima non si accorciano i tempi dei processi.

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Redazione

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