I danni del comunismo nel mondo

Il comunismo ha lasciato un’eredità di distruzione e danni permanenti ovunque sia stato applicato.

In Italia non si parla dei danni causati dal comunismo. I motivi sono molteplici ma due spiccano per importanza sugli altri. Non abbiamo mai avuto una dittatura comunista, anche se abbiamo corso seriamente il rischio. Il P.C.I. è stato per decenni il partito comunista più importante d’Occidente. Eppure i danni fatti dal comunismo nel mondo sono tanti.

La pericolosità del comunismo era emersa anche solo nella teoria Marxista, ma solo quando è stata messa in pratica nella realtà si sono rivelati tutti i danni che questo sistema economico,sociale e politico può causare. I totalitarismi politici figli del comunismo hanno lasciato e lasciano ancora oggi un segno indelebile nella storia del mondo.

In questo articolo esploreremo i danni più visibili del comunismo nel mondo. Esempi di paesi dove il comunismo ha schiacciato la libertà individuale e i diritti umani, come la ex-URSS, Cuba e la Cina. Passando per le economie inefficienti dell’Europa dell’Est che hanno portato alla povertà e all’emigrazione di massa.

I danni del comunismo nel mondo

Scopriamo insieme come il comunismo ha lasciato un segno nella storia del mondo: sulla cultura, l’economia e le persone.

I danni del comunismo nel mondo

L’avvento del comunismo a livello globale ha portato con sé una serie di rischi imprevedibili. In primo luogo, c’è l’assenza di libertà politica. I regimi comunisti, infatti, hanno un modello autoritario in cui gli individui non hanno diritto alcuno alla libertà di parola o di opinione. Inoltre, le persone sono prive dei diritti costituzionali fondamentali come la libertà di movimento, di pensiero, non vengono garantite le libertà religiose e quelle sessuali. Uno tra i tanti esempi possibili riguarda la situazione degli omosessuali in Russia, ma ce ne sarebbero a centinaia. Il comunismo, conti alla mano, è di gran lunga il regime più sanguinario e ha provocato un numero maggiore di vittime di tutte le altre tirannie del XX secolo.

In secondo luogo, l’economia pianificata dai regimi comunisti si è rivelata come inefficace perché priva delle meccaniche che regolano il funzionamento del mercato e le relazioni economiche globali. Ciò ha portato ad una carenza di beni primari, mancanza di servizi decenti e il fallimento economico generale di molti paesi che hanno sperimentato il regime comunista.

Infine, i regimi totalitari comunisti hanno creato un clima ostile tra i paesi del mondo, portando ad un deterioramento dell’impegno internazionale per la pace ed i diritti umani.

Una visione storica dei danni del comunismo

La storia offre diversi esempi che mostrano i danni che il comunismo ha causato nel mondo. La prima grande applicazione del comunismo è stata in Unione Sovietica dove la popolazione è stata sottoposta a una privazione dei diritti fondamentali, alla censura e alle pressioni della polizia politica e dei servizi segreti. Il governo sovietico ha anche portato a condizioni estreme di povertà, carenza di cibo, pochi lavori retribuiti in maniera corretta e un crollo totale del sistema sanitario.

Le politiche iniziate com Kim Jong-il e proseguite negli anni fino a Kim Jong Un nella Corea del Nord sono un altro esempio di come il comunismo abbia causato danni significativi nel mondo. I cittadini sono controllati con rigide misure di sicurezza e monitoraggio, che limitano fortemente sia la loro libertà personale che le loro possibilità economiche. La Corea del Nord ha anche sofferto per la mancanza di cibo e di risorse, con la popolazione costantemente affamata a causa della scarsità di generi alimentari prodotti nella regione.

Conseguenze Economiche Del Comunismo

In tutta la storia, il comunismo ha lasciato una lunga serie di conseguenze economiche. I regimi che lo hanno messo in pratica non sono stati in grado di promuovere la crescita economica a lungo termine né di ridurre le disparità economiche.

Crescita economica negativa

Le economie dei paesi comunisti sono state in gran parte stagnanti e hanno generato fallimenti come nell’Unione Sovietica e Cuba. Queste economie erano caratterizzate da bassa produttività, inflazione elevata, scarsità di beni e un alto tasso di disoccupazione. Di conseguenza, il reddito pro capite era relativamente basso rispetto ad altri paesi. Un altro grande fallimento economico e sociale del comunismo lo possiamo osservare chiaramente in Venezuela. Pur essendo una nazione ricchissima di risorse il Venezuela attraversa da anni una crisi economica senza precedenti che ha devastato il tessuto sociale del paese, riducendo, senza esagerare, i cittadini alla fame.

Disparità economiche

Nonostante gli ideali comunisti propugnino l’uguaglianza economica, nella pratica i governi socialisti non sono mai stati in grado di ridurre le disuguaglianze tra ricchi e poveri. I dirigenti del Partito Comunista russi avevano tendenze più aristocratiche degli zar. Dubitiamo inoltre che un dirigente del partito comunista cinese viva nelle stesse condizioni in cui vivono decine di milioni di suoi connazionali. Il comunismo, nella sua storia, ha sempre preso il posto, ma soprattutto i privilegi, del “sistema” a cui di volta in volta si andava a sostituire.

Su questo argomento il più chiaro di tutti è stato George Orwell in quelli che possiamo considerare i libri più importanti sui danni che il comunismo ha fatto nel mondo: La Fattoria degli animali , dove “Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri” e 1984 in cui l’autore immagina un mondo dispotico dominato da quello che a tutti gli effetti egli ci presenta, seppur con qualche metafora, come un regime comunista.

“Il potere non è un mezzo, è un fine. Non si stabilisce una dittatura nell’intento di salvaguardare una rivoluzione; ma si fa una rivoluzione nell’intento di stabilire una dittatura. Il fine della persecuzione è la persecuzione. Il fine della tortura è la tortura. Il fine del potere è il potere.”

Impatto ambientale e sociale

L’impatto ambientale e sociale dovuto al comunismo è stato enorme. A causa delle rigide politiche comuniste, molti dei paesi che ne erano influenzati si sono trovati ad affrontare gravi problemi ambientali. Inoltre, le rigide politiche economiche hanno contribuito alla riduzione della qualità della vita delle persone che cercavano di vivere in questi paesi.

Impatto ambientale

A causa del mancato rispetto degli standard ambientali, in molti paesi che hanno adottato il comunismo le economie non possono più sostenere le proprie popolazioni in termini di salute e di benessere. Se il motivo del profitto è la causa primaria dell’inquinamento, non ci si aspetterebbe di trovare molto inquinamento nei paesi socialisti, come l’ex Unione Sovietica, la Cina e nei paesi ex comunisti dell’Europa centrale e orientale, invece sono i paesi più inquinati e inquinanti del mondo.

Viene naturale pensare a Chernobyl. La storia ha già dimostrato che quel disastro nucleare nasce proprio a causa di un sistema come quello comunista che governava l’Unione Sovietica di quei tempi. Gli imperativi del governo sovietico per la crescita economica, combinati con la proprietà comune di praticamente tutte le proprietà e le risorse, hanno causato enormi danni ambientali.

Secondo l’economista Marshall Goldman, che ha studiato e viaggiato molto in Unione Sovietica, “l’atteggiamento secondo cui la natura esiste per essere sfruttata dall’uomo è l’essenza stessa dell’etica produttiva sovietica”. Un tipico esempio dei danni ambientali provocati dal sistema economico sovietico è lo sfruttamento del Mar Nero. Per rispettare i piani quinquennali per la costruzione di alloggi ed edifici, ghiaia, sabbia e alberi intorno alle spiagge sono stati utilizzati per decenni come materiali da costruzione. Poiché non esiste proprietà privata, “alla ghiaia lungo la riva del mare non è attribuito alcun valore. Poiché, in effetti, è gratuita, gli appaltatori la portano via. Questa pratica ha causato una massiccia erosione della spiaggia che ha ridotto la costa del Mar Nero del 50% tra 1920 e 1960. Alla fine, hotel, ospedali e, soprattutto, un sanatorio militare crollarono in mare mentre la costa cedeva. Sono state segnalate frequenti frane, fino a 300 all’anno.

Cina

In Cina, come in Russia, affidare al governo la responsabilità dell’allocazione delle risorse non ha avuto conseguenze ambientali desiderabili. Le informazioni sullo stato dell’ambiente in Cina non sono incoraggianti.

Secondo il Worldwatch Institute, oltre il 90% degli alberi nelle pinete della provincia cinese del Sichuan è morto a causa dell’inquinamento atmosferico. A Chungking, la più grande città nel sud-ovest della Cina, una foresta di 4.500 acri è stata ridotta della metà. Secondo quanto riferito, le piogge acide hanno causato massicce perdite di raccolto.

Sono stati inoltre segnalati progetti di acquedotti e di discariche che ostacolano gravemente la migrazione dei pesci. L’allevamento ittico è stato così gravemente trascurato che il pesce è in gran parte scomparso dalla dieta nazionale. L’esaurimento delle foreste di proprietà del governo le ha trasformate in deserti e milioni di acri di pascoli e terreni agricoli. Nelle pianure settentrionali della Cina molti terreni sono stati resi alcalini e improduttivi durante il “Grande balzo in avanti”.

Impatto sociale

Le restrizioni economiche imposte dal regime comunista hanno anche portato a gravi crisi sociali in vari paesi.

Il sistema economico e politico del comunismo determina effettivamente ciò che può e non può essere fatto nel regno degli affari. Esistono limitazioni definite per la quantità che un’azienda può produrre e quanti soldi può guadagnare. Oltre a controllare direttamente i mezzi di produzione, il comunismo pone regole rigide su come le imprese operano. Indipendentemente dal campo in cui è specializzata un’azienda, a ciascuna verrà assegnata la stessa quantità di fondi e ogni lavoratore riceverà la stessa quantità di denaro. Questo causa frustrazione tra i lavoratori che desiderano essere particolarmente riconosciuti per il loro lavoro. Creare condizioni di disagio per i lavoratori in una società senza rango o specialità diverse. Infine, può soffocare lo spirito imprenditoriale, che è la chiave per la crescita e lo sviluppo economico di un paese.

Ma queste sono solo considerazioni economiche, se vogliamo parlare di diritti sociali allora la questione diventa davvero terrificante. Prima accennavamo alla condizione delle persone omosessuali in Russia ma i paesi comunisti non assicurano neanche le libertà religiose. Come succede in Cina con gli Uiguri. Una minoranza mussulmana che il governo di Pechino perseguita da anni. Gli Uiguri finiscono spesso in veri e propri campi di concentramento chiamati Laogai.

Vale la pena anche ricordare che persino Cuba all’inizio del regime comunista metteva gli omosessuali nei campi di concentramento chiamati “Unità militari di aiuto alla produzione”

Come l’Anti-Comunismo ha influenzato il mondo

Durante gli anni del dominio comunista, molti paesi sono stati colpiti da gravi recessioni. L’anti-comunismo è diventato un tema importante per le politiche internazionali in tutto il mondo durante questo periodo.

Uno degli effetti più significativi dell’anti-comunismo è stato il rafforzamento dell’ideologia capitalista. L’Occidente ha visto il capitalismo come un modo per promuovere i propri valori economici e sociali. Questa strategia ha reso l’Occidente più ricco a scapito della Russia e dell’Europa dell’Est, ma anche il capitalismo estremo ha provocato danni. Pensiamo alla Corea, in contrapposizione al regime comunista del Nord la Corea del Sud ha sviluppato un sistema politico economico e sociale basato sul capitalismo più sfrenato che è tutt’altro che un modello. Se ancora pensate agli USA come esempio di capitalismo selvaggio allora aggiornatevi, guardate quante disparità economiche e quante differenze sociali ci sono in Corea del Sud tra ricchi e poveri.

Conclusioni

In conclusione, l’esperienza storica ha dimostrato che il comunismo non ha portato ai risultati promessi. Non ha migliorato il mondo e ridotto le disparità, anzi. Dal momento che le persone non hanno una motivazione per produrre, si verifica una produzione insufficiente. Inoltre, le persone non hanno alcun incentivo a prestare servizi ed è quindi difficile far funzionare un’economia sana. I governi comunisti hanno anche dimostrato di essere instabili e di incoraggiare la repressione dei diritti umani, con conseguenze negative sulla libertà individuale ed economica. Ma soprattutto nessuna tirannia ha causato tanti morti come il comunismo.

  • URSS, 20 milioni di morti,
  • Cina, 65 milioni di morti,
  • Vietnam, un milione di morti,
  • Corea del Nord, 2 milioni di morti,
  • Cambogia, 2 milioni di morti,
  • Europa dell’Est, un milione di morti,
  • America Latina, 150 mila morti,
  • Africa, un milione 700 mila morti,
  • Afghanistan, un milione 500 mila morti,
  • Movimento comunista internazionale e partiti comunisti non al potere, circa 10 mila morti.

Il totale si avvicina ai 100 milioni di morti.

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Redazione

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