Il caccia italiano Tempest

Altro che F35, il nuovo caccia italiano Tempest sarà una specie di astronave. Finanziato dai governi a guida M5S

Se avete vissuto in Italia negli ultimi 15 anni avrete sicuramente, almeno una volta, incontrato un grillino che vi ha scassato l’anima con la storia degli F35, modernissimi aerei da caccia in dotazione, adesso, alla nostra aviazione militare.

Era un loro mantra, ne parlavano in continuazione, a sentir loro tutto si poteva risolvere rinunciando all’acquisto degli F35. Sai quanti ospedali ci si possono fare con quei soldi? Quanti asili, case popolari, parchi pubblici, strade, bonifiche, redditi di cittadinanza…Eh, lo sai?

Insopportabili, con quell’aria di superiorità perché loro erano quelli informati, quelli che non leggevano i giornali ma le notizie le cercavano in rete. Quelli intelligenti!

Ma andiamo avanti. Quando il M5S è andato al governo si è rimangiato tutto e di più, ne abbiamo già scritto in “Tutte le bugie del M5S” compresa la storia degli F35 che naturalmente sono stati acquistati come da programma e chi se ne frega di tutte le cose che, a sentir loro, si potevano sistemare con quei soldi.

Il caccia italiano Tempest

Il caccia italiano Tempest

Gli F35 però sono il passato, adesso parliamo di altro, il caccia italiano Tempest, un roba da guerre stellari! Il primo aereo da guerra italiano con tecnologia Stealth. Un caccia di sesta generazione, in sviluppo per conto della Royal Air Force del Regno Unito e dell’Aeronautica Militare italiana a cui partecipano BAE Systems, Rolls-Royce, Leonardo S.p.A. e MBDA.

Alcune caratteristiche annunciate sono la capacità di operare con o senza equipaggio a bordo, l’equipaggiamento con armi ad energia diretta non cinetica (laser, microonde, ad impulsi elettromagnetici ecc.), la possibilità di lanciare missili ipersonici per attaccare bersagli in volo o a terra, e la capacità di guidare e coordinare uno sciame di droni. Non abbiamo mai avuto niente di cosi tecnologicamente avanzato!

Nel progetto sono coinvolte Inghilterra, Italia e Svezia, a cui sembra volersi aggiungere il Giappone

Bello ma quanto costa?

L’onere previsionale iniziale per l’Italia a supporto dello sviluppo del programma, ovvero inclusivo delle Fasi 1 e 2 è al momento quantificato in circa 6 Mld€, a condizioni economiche 2021, di cui:

2 Mld€ per la fase 1), oggetto del presente schema di decreto, finanziati con le risorse a valere sui capitoli del settore investimento del Bilancio Ordinario della Difesa nell’ambito dei fondi disponibili a legislazione vigente (Fondo istituito dalla legge n. 178/2020, capitolo 7120-02). La relazione precisa che tale configurazione di finanziamento potrà successivamente trovare evoluzione attraverso realizzazione di sinergie con il Ministero dello sviluppo economico;


4 Mld€ per la fase 2), che sarà, tuttavia, contrattualizzata subordinatamente all’identificazione delle necessarie risorse a valere su distinti strumenti finanziari di eventuale futura istituzione. Al riguardo, si precisa anche che dette fasi successive saranno oggetto di separati, specifici decreti approvativi ai sensi dell’art. 536 del Codice dell’Ordinamento Militare (cfr. sopra) e contrattualizzate subordinatamente al raggiungimento del desiderato livello di maturazione tecnologica nonché alla disponibilità di utili risorse a valere dei prossimi strumenti finanziari previsti in Legge di Bilancio ovvero di specifici provvedimenti ad hoc.

La relazione dello Stato Maggiore della Difesa precisa che, in considerazione della priorità del programma, la copertura finanziaria potrà essere ulteriormente garantita/integrata a valere delle risorse iscritte nella missione “Difesa e sicurezza del territorio”, programma “Pianificazione Generale delle Forze Armate e approvvigionamenti militari” dello Stato di previsione della spesa del Ministero Difesa, opportunamente rese disponibili anche a mezzo di preventiva rimodulazione/revisione di altre spese, concordata con il Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Ma che c’entra il M5S in tutto questo?

Tanto semplice! Per prima cosa è stata la ministra Trenta a manifestare interesse per il progetto, ne parlava La Stampa in questo articolo. Inoltre i successivi sviluppi sono avvenuti sotto la responsabilità del ministro Guerini. Bisogna davvero ricordarvi chi era il capo dei governi che hanno visto la Trenta e Guerini avvicendarsi al ministero della Difesa. Conte 1 e Conte 2, Gialloverde e Giallorosso, vi dicono qualcosa? Sì proprio lui, Giuseppi, il capo del M5S…quelli che non volevano gli F35!

Ma visto quant’è bello il caccia Tempest questo ennesimo voltafaccia nei confronti di chi li ha votati glielo perdoniamo. D’altra parte quelli presi per i fondelli sono stati i loro elettori, mica noi.

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Redazione

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