Il M5S non esiste più

Le amministrative segnano la fine dei grillini. Il M5S non esiste più ma il populismo è vivo e vegeto.

Il M5S non esiste più

Risultati disastrosi per il M5S nelle lezioni amministrative, qualcuno dirà “nei territori non sono mai stati forti”. Falso. Il M5S ha eletto in passato moltissimi sindaci. Persino a Roma. I danni che hanno fatti nei paesi e nelle città che hanno amministrato con i loro sindaci incapaci sono incalcolabili. Il M5S nei territori esisteva eccome. Anzi, la fine del folle esperimento sociale di Grillo è iniziata propri nei territori, dove la gente ha avuto davanti i risultati delle loro cattive amministrazioni.

Non sono riusciti a salvarsi neanche alleandosi con chi capitava, in alcune liste si sono presentati anche con gli eredi della DC.

Il M5S non esiste più

Un lento ma inesorabile declino, generato soprattutto dalle loro bugie e dalle loro gigantesche contraddizioni, che li ha portati sempre più in basso. Il crollo non è iniziato ieri, assolutamente no, ieri è finito, è stato certificato. Sono spariti tutti, Travaglio, che del M5S è stato il portavoce e l’anima nera ieri ha detto…”è un bene se il m5s non prende voti,significa che gli altri partiti fanno il loro dovere,il m5s è nato per supplire alle loro mancanze

Un pensiero senza senso, i deliri di chi vede sgretolarsi il suo mondo rabbioso e manettaro.

Scanzi che grazie al M5S si è costruito una ridicola carriera evita ogni commento. Sulla sua pagina attacca la Meloni, prende in giro Adinolfi. Gioca a Padel con Di Canio. Insomma tutto ma del suo Giuseppi non parla.

Sono scappati persino i loro troll, quelli che sui social hanno fatto scorribande per quasi un decennio, volatilizzati. Resta solo qualche “ultimo giapponese” a cui nessuno ha ancora detto che la guerra è finita. Niente in confronto all’orda che ha infestato internet in passato.

Dal M5S al M5%

Cinque per cento quando va bene! In alcune realtà locali sono scesi molto più in basso. Non esiste nessun effetto Conte, tutt’altro, l’avvocato del popolo con tutti i fallimenti che si porta dietro sembra essere un peso. In preda a un delirio di onnipotenza e rabbia, dopo essere stato cacciato da Renzi, Conte doveva aspettare. Diventando capo del M5S ha ucciso il movimento e si è suicidato politicamente. Ben fatto!

Il M5S però lascia macerie. Non solo città amministrate male e la bomba a orologeria del reddito da cittadinanza da disinnescare. Non solo questo. Grillo con la sua creatura ha inquinato la nostra società, la nostra morale, ha reso l’Italia più cattiva, più ignorante, incapace di apprezzare valori come sobrietà,studio e competenza.

Ha infettato in modo forse mortale il Partito Democratico che era l’ultima speranza per poter aprire una lunga stagione riformista e progressista.

Il M5S non esiste più ma il populismo è vivo e vegeto.

Ormai grazie al M5S il populismo è sdoganato. Sono diventati populisti tutti, la destra lo è sempre stata ma quello che spaventa adesso è il populismo di sinistra che avanza sempre di più, senza trovare, almeno per ora, un partito di riferimento.

In un Italia afflitta da un analfabetismo funzionale mostruoso, possiamo solo augurarci che a nessuno riesca più il miracolo che è riuscito al M5S, ovvero radunare fino al 32% la parte peggiore dell’elettorato. La speranza è che tutto questo immenso patrimonio di voti vada disperso, frantumato nell’astensionismo e quello che ne rimane sia assorbito dagli altri partiti in modo fisiologico, senza far danni.

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Redazione

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