LA SITUAZIONE LAVORATIVA DEI LAVORATORI SVANTAGGIATI E DELLE CATEGORIE PROTETTE POST PANDEMIA

La situazione post pandemia

La situazione lavorativa dei lavoratori svantaggiati e delle categorie protette post pandemia

L’emergenza sanitaria da pandemia Covid-19 ha fatto emergere non solo una nuova crisi economica, ma una realtà nel mercato del lavoro molto problematica: si è evidenziata ancora di più rispetto agli anni passati, una grossa fetta di popolazione non solo più povera ma anche tagliata fuori dal mondo del lavoro.

La strategia economica posta in essere dall’Europa ha da sempre favorito la crescita inclusiva ponendosi come obiettivo quello di accrescere gli inserimenti lavorativi dei “soggetti svantaggiati”.

Durante la pandemia è emersa la tendenza al mantenimento o recupero del posto di lavoro: si rendono necessarie oggi politiche mirate all’incremento dei posti di lavoro dei soggetti svantaggiati per evitare un allargamento dello stato di povertà o esclusione sociale.

LA SITUAZIONE LAVORATIVA DEI LAVORATORI SVANTAGGIATI E DELLE CATEGORIE PROTETTE POST PANDEMIA

LA SITUAZIONE LAVORATIVA DEI LAVORATORI SVANTAGGIATI E DELLE CATEGORIE PROTETTE POST PANDEMIA

I lavoratori svantaggiati

I lavoratori svantaggiati raggruppano tutte quelle categorie di persone che hanno più difficoltà nell’accesso al mercato del lavoro e nel mantenimento del posto di lavoro stesso.

Rientrano nella fascia dei soggetti svantaggiati:

  • Soggetti privi di impiego retribuito da almeno 6 mesi
  • Giovani tra i 15 e i 24 anni
  • Soggetti privi di diploma di istruzione secondaria superiore o di formazione professionale
  • Soggetti sopra i 50 anni
  • Soggetti con più di 25 anni con più di una persona a carico
  • Soggetti occupati in settori con un tasso di disparità uomo/donna sopra al 25%
  • Soggetti facenti parte di minoranze etnico-linguistiche
  • disabili

Fanno parte della fascia dei “molto svantaggiati”:

  • Soggetti privi di impiego da almeno 24 mesi
  • Soggetti appartenenti alla categoria degli svantaggiati privi di impiego da almeno 12 mesi

Nel sistema legislativo la definizione di questa categoria di soggetti svantaggiati è contenuta nell’art.13 del D.Lgs. 10 settembre 2003 n.276.

Le categorie protette

I lavoratori svantaggiati si differenziano dalle categorie protette dove rientrano tutti gli individui con disabilità, invalidità psico-fisica o altre forme di patologie gravi: la legge 68/99 del 12 marzo 1999 promuove l’inserimento lavorativo di questa categoria tramite anche incentivi alle aziende che assumono le categorie protette.

Gli incentivi prevedono diversi bonus fiscali e sgravi per le aziende che ne devono fare richiesta all’INPS: questi variano a seconda del grado di invalidità del dipendente e per un numero di anni variabile.

Le persone facenti parte delle categorie protette per beneficiare dei diritti a loro riservati, devono iscriversi agli appositi elenchi:

  • È possibile iscriversi a province diverse da quelle di residenza ma non essere iscritti a più di un elenco contemporaneamente
  • Rilasciare la Dichiarazione di immediata disponibilità tranne che per le vittime del dovere, della criminalità organizzata e del terrorismo o alle categorie ad esse equiparate
  • Utilizzare per l’iscrizione l’apposito modello
  • Consegnare o inviare tramite PEC al Centro per l’impiego la domanda completa della seguente documentazione
  • Documento d’identità valido o permesso di soggiorno
  • Copia del codice fiscale
  • ISEE in corso di validità
  • Le aziende che raggiungono quota 15 dipendenti, hanno l’obbligo di assunzione di una categoria protetta.

Le aziende che raggiungono quota 15 dipendenti, hanno l’obbligo di assunzione di una categoria protetta.

Le quote di persone disabili da assumere vengono calcolate considerando tutti i lavoratori assunti con contratto di lavoro subordinato ma non considerando le seguenti categorie di lavoratori:

  • Disabili occupati ai sensi della legge 68/1999
  • Lavoratori con contratto a tempo determinato della durata fino a 6 mesi
  • Dirigenti
  • Lavoratori con contratto di somministrazione
  • Soci di cooperative di produzione e lavoro
  • Lavoratori assunti per attività da svolgere all’estero
  • Lavoratori a domicilio
  • Lavoratori in smart working
  • Lavoratori apprendisti
  • Lavoratori assunti per la sostituzione di dipendenti che conservano il loro posto
  • Lavoratori con contratto a tempo parziale e intermittente (computati per le ore effettivamente lavorate)
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Redazione

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