Peter Dinklage prenota l’Oscar

Nel Cyrano di Joe Wright l’attore americano è strepitoso. Parlare di Oscar non è un azzardo

Peter Dinklage prenota l’Oscar, è proprio il caso di dirlo senza paura di sembrare esagerati.

La storia di Cyrano de Bergerac è stata raccontata molte volte ma questo film di Joe Wright riesce nell’impresa di non ripetersi e anzi, finisce anche con impreziosire una trama conosciutissima e apprezzata in tutto il mondo.

Peter Dinklage prenota l'Oscar

Il regista di “L’ora più buia” e “La donna alla finestra” affida al bravissimo attore, diventato celebre interpretando Tyrion Lannister di Games of Thrones, il ruolo del “suggeritore” più famoso del mondo, quel Cyrano che si strugge d’amore per la bella Roxanne (Haley Bennet) ma che intanto inventa poesie e parole stupende usate dal bel cadetto Christian (Kelvin Harrison jr) per conquistare la stessa Roxanne.

Un musical spettacolare girato anche in Italia

Il film, o meglio il musical per essere più precisi, è stato presentato recentemente alla festa del cinema di Roma. Molte le location usate, anche in Italia, alcune scene hanno infatti per sfondo l’Etna e la bellissima e Noto (prov. Siracusa) una città d’arte troppo spesso dimenticata.

Il regista durante la presentazione ha spiegato anche di come la pandemia sia stata in un certo senso musa ispiratrice di questo suo nuovo progetto «tutti i miei film pongono la stessa domanda: come faccio a mettermi in contatto con gli altri e perché accade che non ci riesca? Da adolescente sentivo una straordinaria affinità con Cyrano. Così, quel giorno di giugno 2020, mentre eravamo in isolamento ho avuto la sensazione che ciò di cui avevamo bisogno fosse una semplice connessione umana: Cyrano doveva essere fatto. Abbiamo pensato di trasformare i monologhi in canzoni, la musica risponde al battito del cuore e rende tutto immediato».

Peter Dinklage: sui social siamo tutti come Cyrano

In collegamento da Atlanta, Peter Dinklage racconta: “Certo che il personaggio di Cyrano e contemporaneo Ha trecento anni e ancora parla di noi, della condizione umana. Lui, un po’ come me si nasconde dietro tanti sipari. Basti pensare solo alla sue molte lettere inviate a Roxanne sotto falsa identità. Una cosa non molto diversa da quello che capita spesso online, sui social, che non sei mai davvero sicuro di parlare con la persona giusta”.

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Redazione

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