Serve una buona Destra

I sovranisti non piacciono più. Al Paese occorrono alternative pragmatiche e moderate in grado di intercettare i problemi reali delle persone.

Serve una buona destra, l’abbiamo capito immediatamente subito dopo i primi exit poll delle amministrative. Serve soprattutto una classe dirigente preparata e che la gente possa giudicare in grado di governare.

Serve una buona Destra

A Roma, per esempio, non ha vinto Gualtieri ma ha perso Michetti in quanto impresentabile e ritenuto inadatto a fare il sindaco. Nella capitale il partito della Meloni è ancora fortissimo ma si tratta di un consenso personale, basato su di lei e basta.

Destra in crisi.

Ma la crisi della destra italiana è nazionale, non solo romana, ed è una una crisi di “valori”. Il sovranismo non paga più, le persone chiedono risposte più semplici. Non pagano più neanche le buffonate di Salvini sui social, i suoi post con le banane, i suoi continui riferimenti agli “italiani” e il suo intromettersi sempre anche nei piccoli fatti di cronaca. La gente con Draghi ha conosciuto la serietà e gli è piaciuta. I buffoni non vanno più di moda, ecco perché sta sparendo anche Conte.

Al Paese serve una destra migliore.

Se c’è una cosa che abbiamo capito durante la pandemia è che il vero pericolo per le nostre libertà individuali arriva da sinistra, non da destra. A chiuderci in casa lasciandoci abbandonati sui balconi è stato Conte, non la Meloni. A proibirci di andare a salutare un amico fuori dal nostro comune è stato Speranza, non Salvini. Tutti quelli che gridano al ritorno del fascismo volevano i droni e i poliziotti per sorvegliare i cittadini che andavano a prendere una boccata d’aria.
Quelli che oggi strillano in TV perché secondo loro il fascismo è alle porte sono stati zitti quando i carabinieri controllavano la spesa delle persone aprendo le buste. Non dimentichiamocelo.

Questa sinistra non è progressista ma puzza di comunismo, è liberticida salvo poi inventarsi i DDL Zan, è statalista, rossobruna e nostalgica, va a braccetto con quel che resta del Movimento 5 Stelle e non prende le distanze da gente come Landini quando in televisione arriva a dire che in sostanza i femminicidi sono colpa della proprietà privata.

All’Italia serve una buona destra, moderata e pragmatica

La nostra è una destra tossica, populista, rumorosa ma soprattutto incapace di governare. La sua totale inaffidabilità limita gli elettori e li costringe a scegliere sempre per il meno peggio e il meno peggio è rappresentato da un PD che almeno uno straccio di classe dirigente ce l’ha.

Non ci serve, come urlano dai loro palchi Meloni e Salvini, di proteggere i nostri confini! Non è il Piave, è il 2021, ci serve invece qualcuno in grado di controllare e gestire l’immigrazione con fermezza e serietà, come fanno negli altri paesi del mondo.

Non ci servono battaglie ideologiche contro l’aborto e l’eutanasia ma ci servono leggi a tutela della famiglia e della salute.

Di baciamadonne che agitano rosari non sappiamo che farcene, quello che ci occorre è isolare i fanatici religiosi, da qualunque parte arrivino.

Occorre qualcuno che protegga il diritto dei cittadini a possedere un’arma, senza inventarsi leggi che trasformano la “legittima difesa” in “spara a chi ti pare” perché così si fa solo il gioco di quella sinistra che invece vorrebbe togliere tutte le armi in giro per lasciarle solo alle forze armate, come succede nei paesi meno liberi del mondo.

Non abbiamo bisogno di qualcuno che giustifichi i pestaggi dei carabinieri o dei poliziotti. Le parole della Meloni sul reato di tortura ” Così si impedisce ai poliziotti di fare il loro lavoro” ci fanno rabbrividire ancora oggi. Servono i numeri identificativi sui caschi e una destra che sia d’accordo con questo.

Di negazionisti, no Vax, no Green pass etc ne abbiamo le scatole pieni, tornassero da dove sono arrivati: il M5S. La destra deve allontanarsi da questi ambienti e deve, assolutamente, prendere finalmente le distanze dal fascismo. Sarebbe anche ora.

Una destra garantista ed europeista.

La sinistra sposando i grillini ne ha sposato anche il giustizialismo di Travaglio. Ecco perché abbiamo bisogno di una destra moderata e garantista capace di intestarsi una battaglia per fare quella riforma della giustizia che aspettiamo da anni. Fuori dall’Europa, Italexit, UscIta e altre stupidaggini non servono, la destra le deve abbandonare e seguire il modello Draghi: restare in Europa da protagonisti.

Altri leader

Salvini e Meloni non sono in grado di cambiare passo e dare al Paese quel centrodestra di cui ha bisogno, ecco perché stanno perdendo consenso. Berlusconi è ormai un uomo troppo anziano per tornare protagonista. Servono altri leader ma per adesso non si intravede niente all’orizzonte. Questa destra non ha classe dirigente e di conseguenza non ha neanche la possibilità di effettuare ricambi ai vertici. Quello che serve dunque è un altro partito, nuovo, una formazione come lo fu Forza Italia, ma più moderno, meno leaderistico e con una leadership collegiale. Un partito capace di federare il centro-destra, creare un polo per tornare a fare politica e rispondere ai problemi veri delle persone, visto che la sinistra è troppo impegnata nelle sue battaglie inutili e superficiali.

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Redazione

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