La privacy al tempo di internet

Com’è cambiato il nostro mondo da quando si è attivata la prima connessione internet: ogni notizia, ogni comunicazione ora passa attraverso il web.

Il nostro intrattenimento, i nostri acquisti ora sono digitali. Il mondo si sta orientando sempre più verso le automatizzazioni delle aziende, del pubblico ma anche di azioni quotidiane come accendere la luce, il riscaldamento e persino il ricordarsi di bere acqua.

Tutte queste attività – e connessioni – raccolgono dati su di noi, su ciò che ci piace, su cosa non ci piace, sui nostri amici e sui nostri orientamenti. Possono influenzare le nostre decisioni, possono indirizzarci verso un acquisto piuttosto che un altro, verso un servizio e non un altro.

Internet ci ha resi liberi di conoscere, sapere e tenerci informati in un batter d’occhio ma allo stesso tempo ci ha catalogati, rendendoci quasi schiavi dell’uso e abuso della rete. Proprio per questo negli ultimi tempi c’è un gran parlare di diritto alla privacy online, difesa dei propri diritti digitali e di educazione digitale, soprattutto per i più giovani, spesso vittima di cyberbullismo o di situazioni spiacevoli che si verificano online.

L’educazione digitale è in questo momento storico molto importante se vogliamo che la rete diventi un luogo più confortevole per tutti ed evitare il diffondersi sempre più a macchia d’olio di haters e fake news. Il promuovere un uso sano di internet è indispensabile non solo ai più giovani ma anche a noi adulti, spesso vittima di truffe e di raggiri. La rete può essere un luogo per fare anche cultura, per diffondere il rispetto e per conoscere altri luoghi del mondo stando a casa proprio. Bisogna imparare però a seguire alcune regole fondamentali. Tra i consigli degli esperti di cybersecurity, sempre più spesso coinvolti nelle attività di educazione digitale, troviamo:

  • Attenzione a ciò che si condivide online: le informazioni personali, ma anche foto e commenti, una volta inseriti in un sito o un social network lasciano una traccia, anche se la cancelliamo. Infatti, una volta online, è difficile seguire il percorso esatto di una foto o di un contenuto, che può finire nelle mani sbagliate
  • Visitare solo siti sicuri: Google segnala i siti sicuri con il protocollo https, mentre avvisa gli utenti nel caso di navigazione in aree non protette. Anche l’autorevolezza di un sito influisce sulla gestione e sulla pubblicazione dei contenuti.
  • Attenzione anche ai download e agli allegati: se vi arrivano mail sospette, con allegati non richiesti o link non ufficiali non cliccate mai sopra. Allo stesso tempo scaricate file solo da siti sicuri e affidabili
  • Installate antivirus in grado di riconoscere anche i tentativi di phishing
  • Attenzione alle reti WiFi pubbliche, sono facilmente hackerabili dunque non è consigliato utilizzarle per comunicazioni importanti e pagamenti.

Tutto ciò aiuta gli utenti del web a tenere sotto controllo i propri dati ed aiuta i ragazzi a capire l’importanza di un uso corretto della rete. Certo, difficilmente internet diventerà quel luogo magico che aveva ipotizzato il suo creatore, ma almeno si spera che diventi un luogo in cui scorra meno odio.

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Stefania Grosso

Nasco come scrittrice poi arriva il web e il marketing e dunque mi perfeziono come copywriter. Amo i libri, le tecnologie, il punk rock e il gin. Sono alla scoperta del mondo, un pezzetto alla volta. Nel frattempo mi occupo di mille progetti culturali e lavoro come content writer per TechWarn, portale di informazione tecnologica.

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