Lo Smart Working distrugge l’economia
In crisi trasporti, ristorazione e servizi agli uffici.
Capire quali sono i danni economici provocati dallo Smart Working è semplicissimo. Vi basti pensare alle normali abitudini di milioni di italiani che la mattina prima di andare in ufficio si fermavano al bar per fare colazione.
Ecco, non serve molto altro per capire che senza quei clienti, che adesso lavorano da casa, molti bar hanno chiuso, chiuderanno o faranno i salti mortali per restare aperti attingendo a quanti più possibili ammortizzatori sociali presenti.
Ristorazione e servizi agli uffici in crisi
A questo aggiungete i ristoranti intorno agli uffici, quelli specializzati in menù a prezzo fisso per il pranzo, aggiungeteci le mense aziendali, i trasporti privati e quella costellazione di piccole aziende che si occupano di fornire servizi agli uffici come sicurezza, manutenzioni, telecomunicazioni e soprattutto pulizie. Tra i settori più colpiti infatti c’è proprio quello delle pulizie che ha già registrato un calo del fatturato complessivo del 15%, quasi tutte le imprese operanti nel settore infatti sono state costrette a chiedere aiuto perché i servizi di “sanificazione” non hanno compensato a pieno la perdita del lavoro quotidiano precedente.
Lo Smart Working distrugge l’economia
Lo Smart Working distrugge l’economia mettendo in crisi anche i trasporti locali che hanno già registrato perdite pari al 17%, di cui molte dovute molto semplicemente al fatto che si stanno vendendo meno biglietti. Come ben sappiamo poi sarà lo Stato a dover intervenire con gli aiuti.
I danni che il prolungarsi dello Smart Working stanno facendo a questi settori rischiano di dare il colpo di grazia a un’economia già moribonda. I catastrofisti, i fanatici del lockdown, quelli che vorrebbero chiudere tutto dovrebbero tener conto anche di questo, semmai un pizzico di ragione riuscisse a fare breccia nella loro mente offuscata.
Senza contare e non è un pregiudizio che i dipendenti pubblici italiani non brillano certo per efficienza sul lavoro, per loro lo smart working è praticamente una quarantena pagata dai contribuenti. Il ministro Brunetta ha tutte le ragioni nell’insistere di voler riportare gli impiegati in ufficio.
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