Weed Day: la verità dietro al significato dell’espressione ‘420’

Probabilmente avrete già sentito usare il termine ‘420’ quando si parla di cannabis, ma cosa significa veramente?

Il 20 aprile (4/20 in inglese) è diventato una sorta di festa non ufficiale per gli appassionati di cannabis di tutto il mondo, ma da dove viene questo numero misterioso? Alcuni dicono che sia nato da un gruppo di studenti liceali in California negli anni ’70, mentre altri pensano che abbia a che fare con un gruppo rock chiamato Grateful Dead o addirittura con la data di morte di Hitler.

Forse non lo sapremo mai con certezza, ma una cosa è certa: il 4/20 è sicuramente un giorno in cui celebrare la cultura della cannabis!

Sia che siate appassionati di cannabis light o consumatori di prodotti come l’olio CBD, un prodotto naturale disponibile negli store fisici e online, cerchiamo di scoprire di più su questa curiosa festività.

Innanzitutto: perché 420? Queste le ipotesi più accreditate sulle origini della festa della marijuana

Weed Day la verità dietro al significato dell’espressione ‘420’

Inventato dai Waldos?

Il termine ‘420’ è apparso per la prima volta negli anni ’70. Un gruppo di amici liceali di San Rafael, in California, si incontrava alle 16:20 per fumare erba insieme. Era l’ora in cui, dopo la scuola, i genitori non erano ancora tornati dal lavoro.

Tutti avevano provato quella sensazione di libertà, come se le nostre azioni non avessero conseguenze senza un insegnante o un genitore alle calcagna. Il gruppo si chiamava ‘i Waldos’ e spesso usciva prima dalle lezioni per incontrarsi davanti alla statua di Louis Pasteur e fumare. Poi partivano alla ricerca di una piantagione di cannabis nascosta. Anche se non ne trovarono mai una, continuarono a incontrarsi alle 16:20 per fumare erba insieme.

L’espressione ‘420’ alla fine si diffuse oltre la cerchia di amici dei Waldos e divenne parte della cultura popolare. Nel 1990, la rivista High Times pubblicò un articolo sulla storia del 420, che ne aumentò ulteriormente la popolarità.

Oggi il termine ‘420’ si sente in tutto il mondo, non solo in riferimento all’erba, ma anche all’ora (16:20) e alla data (20 aprile).

Inventato da Bob Dylan?

Questa teoria suggerisce che il codice 420 derivi in realtà dalla canzone di Bob Dylan del 1966 “Rainy Day Women #12 & 35”.

Nel ritornello della canzone, Dylan canta “Everybody must get stoned!”, che si pensa sia un riferimento alla cannabis. Alcuni pensano che i numeri 12 e 35 moltiplicati insieme facciano 420, che sarebbe il numero dell’erba.

Inoltre, è risaputo che Bob Dylan era un amante della marijuana; ad esempio, fu lui stesso a far conoscere la cannabis ai Beatles. Tuttavia, non ci sono prove concrete a sostegno della teoria secondo la quale ci sarebbe lui dietro la creazione dell’espressione 420.

Inventata dalla polizia?

Sebbene questa teoria non sia popolare come le altre, alcuni ritengono che il 420 sia in realtà un codice della polizia per indicare il fumo di marijuana in corso. Tuttavia, non ci sono prove a sostegno di questa affermazione e sembra improbabile che le forze dell’ordine vogliano usare un codice così noto.

Il ruolo del 420 nella cultura hippy

Questa storia del 420 ha inizio negli Stati Uniti, durante la guerra del Vietnam. Durante questo periodo, costellato di atrocità e orrori commessi contro civili che non chiedevano altro che di esistere, si sviluppò un movimento pacifista di protesta, il Flower Power.

Derivante dalla cultura hippie, l’idea unificante era dichiarare il proprio amore per il pianeta consumando cannabis. L’espressione “Make love not war” (fate l’amore non la guerra) è emersa da questo triste periodo in cui gli Stati Uniti volevano imporre la loro visione al mondo intero. In quel periodo, il numero 420, veicolato dalla cultura popolare e dalla potenza della sua rappresentazione nella realtà, assunse il suo pieno significato, diventando la punta di diamante di una visione pacifista del mondo in cui le persone volevano vivere insieme e non farsi la guerra l’un l’altra.

Sebbene gli hippy non siano stati certamente il primo gruppo di persone a fumare marijuana, sono stati uno dei gruppi che hanno espresso più pubblicamente il loro amore per la pianta. In effetti, molti attribuiscono agli hippy il merito di aver contribuito a cambiare la percezione del pubblico sull’uso della marijuana in generale.

Grazie ai loro sforzi, quella che un tempo era considerata una droga pericolosa è oggi ampiamente accettata come un’innocua attività ricreativa.

Naturalmente, non tutti gli hippy fumavano marijuana. Ma per quelli che lo facevano, spesso era visto come un modo per connettersi con la natura e promuovere la pace e l’amore.

Oggi il movimento hippy si è esaurito e la visione idealistica del “make love not war” e del ‘420’ – sublimata anche dal grande Bob Marley attraverso un genere musicale all’epoca poco conosciuto e derivato dallo ska e dal rocksteady – è stata gradualmente trasmessa alla nuova generazione di rappresentanti del reggae, per diventarne oggi una parte importante ed essenziale.

Che significato ha oggi il numero 420?

Per cominciare, il 20 aprile (4/20) è diventato in alcuni ambienti il ‘Weed Day’, un giorno in cui ci si riunisce per fumare erba e celebrare la coltivazione della cannabis. Inoltre, molte persone usano l’espressione‘420 friendly’ per indicare che sono disposte a fumare erba o a frequentare persone che fumano.

Il 4/20 è ormai diventato una festa internazionale, con celebrazioni in Paesi di tutto il mondo. In alcuni luoghi, come gli Stati Uniti, il 4/20 è celebrato con grandi feste e raduni; in altri, è un evento più tranquillo. In Francia e in altri Paesi in cui la marijuana è illegale, il Weed Day è una giornata di protesta pacifica in cui cortei circondati da un alone di fumo attraversano città e paesi per mostrare al governo il desiderio delle masse popolari di una piena legalizzazione.

Di per sé non ha molto effetto, ma almeno una volta all’anno libera la voce dei consumatori, che per tutto il resto del tempo vengono quasi stigmatizzati.

Conclusioni

In conclusione, il significato dell’espressione ‘420’ rimane avvolto nel mistero, con diverse teorie che cercano di spiegarne le origini. Che sia nato da un gruppo di studenti liceali, da una canzone di Bob Dylan o abbia radici nella cultura hippy, il numero ‘420’ è diventato un simbolo riconosciuto al livello mondiale per la cultura della cannabis.

Ciò che è certo è che il 20 aprile, conosciuto come il ‘Weed Day’, è diventato un momento di celebrazione per gli appassionati di cannabis in tutto il mondo. È una giornata in cui le persone si riuniscono per fumare erba, condividere esperienze e sostenere la coltivazione e l’uso responsabile della cannabis.

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Redazione

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