Gli ippopotami di Pablo Escobar salvati dalla morte negli Stati Uniti

Circa 100 ippopotami, discendenti degli esemplari appartenuti Pablo Escobar, salvati dall’abbattimento.

ippopotami di Pablo Escobar

Gli ippopotami, discendenti diretti di quelli che nuotavano nel lago artificiale del parco nella mega villa di Pablo Escobar, sono stati salvati grazie a uno stratagemma giuridico davvero ingegnoso: sono stati legalmente riconosciuti come persone giuridiche!

Prima volta

Per la prima volta in assoluto delle creature non umane sono state legalmente considerate come persone titolari di diritto.

La Corte degli Stati Uniti per il distretto meridionale dell’Ohio ha infatti riconosciuto gli ippopotami come persone giuridiche, un passo importante nel tentativo di salvare gli animali poiché le autorità in Colombia stanno discutendo di ucciderli già dal 2009 e solo grazie all’interessamento di vari gruppi ambientalisti ancora non si è proceduto all’abbattimento.

Il famoso narcotrafficante Pablo Escobar aveva importato illegalmente animali nel suo ranch in Colombia e ha continuato con questa sua passione per gli animali esotici fino alla sua morte avvenuta nel 1993.
Gli animali che erano presenti nel suo zoo privato sono stati inviati ad altri zoo veri e propri, con l’eccezione di quattro ippopotami troppo difficili da spostare. I quattro si sono ora moltiplicati nel corso degli anni al punto che le autorità li hanno definiti una specie invasiva.

L’avvocato colombiano Luis Domingo Gómez Maldonado ha intentato una causa per conto e a favore degli animali a luglio per salvarli dalla morte, affermando che la sterilizzazione sarebbe un’opzione migliore.

Gli animali “non umani” in Colombia hanno il diritto di intentare azioni legali per proteggere i propri interessi. Le parti interessate possono rivolgersi a un tribunale federale negli Stati Uniti per ottenere documenti o testimonianze. Una legge alquanto strana, non c’è che dire!

La Animal Defense League ha fatto domanda per conto degli ippopotami e chiesto a due esperti di fauna selvatica dell’Ohio di testimoniare davanti alla corte sulla possibilità di applicare la sterilizzazione come alternativa, salvando così i grossi mammiferi da morte certa.

“Gli animali hanno il diritto di essere liberi dalla crudeltà e dallo sfruttamento e il fallimento dei tribunali statunitensi nel riconoscere i loro diritti impedisce la capacità di far rispettare le protezioni legislative esistenti”, ha dichiarato il direttore esecutivo dell’Animal Legal Defense Fund Stephen Wells in una nota.

“L’ordine del tribunale che autorizza gli ippopotami a esercitare il loro diritto legale di ottenere informazioni negli Stati Uniti è una pietra miliare nella più ampia lotta per lo status degli animali per riconoscere che gli animali hanno diritti esecutivi”, ha continuato.

Una sentenza alquanto bizzarra ma l’importante è aver salvato gli ippopotami.

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Redazione

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